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31 ottobre – 1° novembre 2016: Santi contro mostri?

zucca_bambini_halloween

Da una parte il 31 ottobre…

Dolcetto o scherzetto? Costumi mostruosi (streghe, zombie, vampiri e fantasmi sono i più quotati) e zucche dagli “occhi di fuoco”: ecco Halloween, festa profana, ovvero la vigilia di Ognissanti in versione made in Usa.

… dall’altra il 1° novembre

Il giorno della “Festa dei Santi” (seguito dal 2 novembre, “Festa dei Morti”): feste sacre riconosciute dalla Chiesa, che fanno parte della nostra cultura e della nostra tradizione italiana.

Da una parte i centri commerciali…

che organizzano “attraenti” iniziative di Halloween rivolte ai bambini, proponendo divertimento, truccabimbi ecc. ecc.

… dall’altra parte la Chiesa

che non riconosce assolutamente questa profanazione americana che di sacro non ha proprio nulla; quest’anno Don Cosimo, sacerdote combattivo di Corigliano (Cosenza), invita i “suoi” fedeli ad andare alla Santa Messa (il 1° novembre) vestiti con l’abito del proprio Santo Protettore.

Sempre di più, proprio in questi giorni di fine ottobre, ci troviamo ad assistere ad uno scontro (sempre più duro e agguerrito) tra sacro e profano, “le nostre tradizioni” contro le “feste di importazione”, la bellezza contro l’orrendo, la vita contro la morte, i Santi contro i mostri.

“Volete seguire il cammino degli zombi o quello dei Santi?”, tuona un Sacerdote da un sito internet.

Non siamo qui per giudicare nessuno, né per metterci da una parte o dall’altra: chi è credente e vuole difendere le proprie tradizioni cristiane ha le proprie ragioni, chi festeggia Halloween (come si festeggia il Carnevale) ha i suoi motivi.

Per non fare torto a nessuno (e per giocare anche un po’…) chi è la vera protagonista di questo periodo?

La zucca!

Allora il 31 ottobre è la “Festa delle zucche”.

Tale festa deriva da un’antica tradizione celtica che vedeva gli agricoltori festeggiare per la ricorrenza della fine del raccolto, che cadeva appunto il 31 ottobre.

In questa occasione i celti erano soliti indossare delle maschere per non essere catturati dagli spiriti; per avere luce durante il cammino usavano mettere le braci del loro fuoco sacro all’interno di cipolle intagliate.

Ma la zucca intagliata non proviene dai celti, bensì da una leggenda irlandese, famosa come Jack’o’lantern.

Jack era un uomo scapestrato che divenne noto per aver fatto un patto con il diavolo; si racconta che il Dio del Male scese sulla terra per prendergli l’anima, ma che Jack gli giocò un bel trabocchetto e riuscì ad avere la meglio.

Per assicurarsi che il diavolo non tornasse mai più incise una croce sull’albero dal quale avrebbe dovuto prendere una mela per suo volere.

Dopo dieci anni il diavolo si presentò nuovamente chiedendo a Jack di dargli la possibilità di tornare sulla terra e in cambio avrebbe lasciato libera la sua anima, e così avvenne.

Quando Jack morì, data la sua condotta, non venne accettato in paradiso, ma neanche all’inferno perché il diavolo si rifiutò di aprire le sue porte in nome del patto fatto. Tuttavia, gli diede un tizzone ardente che Jack pose all’interno di una rapa per orientarsi nell’oscurità e da allora si dice che egli anima ancora le tenebre e che durante la notte di Halloween erri in cerca di un posto dove stare.

Nella leggenda c’era una rapa intagliata, mentre adesso il simbolo di Halloween è la zucca perché a partire dal 1840 gli irlandesi cominciarono ad andare oltreoceano e ben presto si accorsero che le rape americane non avevano le stesse dimensioni delle loro in quanto erano molto più piccole.

Tuttavia videro che le zucche erano nettamente più grandi, più facili da coltivare e da intagliare e sostituirono quindi la rapa con la zucca.

Da allora si usa intagliare una zucca, metterci dentro una lanterna e porla fuori dalla porta di casa durante la notte a cavallo del 31 ottobre e 1 novembre per segnalare all’anima errante di Jack’o’lantern che in quell’abitazione non c’è posto per lui.

Il nostro consiglio? In questi giorni passate almeno un pomeriggio in casa durante il quale i bambini preparano (divertendosi) le zucche, mentre i nonni raccontano quello che facevano loro in questo periodo quando erano giovani.

Sarà davvero uno spasso (e un modo intelligente) per stare insieme in famiglia!


P. S.: E poi… della zucca non si butta via niente! Coinvolgete la mamma e le nonne per recuperare gli scarti per creare gustose ricette o marmellate. Senza dimenticare di mettere in forno i gustosi semi di zucca!


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