La bella storia di Marco

Quando ero alle elementari un giorno giocavamo e ci fu un piccolo litigio tra due dei miei compagni: qualcuno, COMPRESO ME, iniziò a PARLARE MALE, del compagno più DEBOLE (quello che stava incassando le offese del bulletto).
La maestra, sentendo che anch’io stavo sparlando del mio compagno, con molta tranquillità mi disse:
“Marco, prendi questa penna e INFILZALA nella schiena del tuo compagno!”
Io, attonito, dissi:
“Ma come?!? Non posso fare una cosa del genere maestra, gli farò MALE!”
E la maestra mi rispose:
“Vedi Marco, ogni volta che parli dietro ad una persona è come se la stessi realmente PUGNALANDO alle spalle!
Quindi lo stai già facendo, solo che le parole ti sembrano meno dolorose, ma purtroppo hanno un impatto indelebile che difficilmente si elimina”.
HO IMPARATO LA LEZIONE: da quel giorno ho smesso di parlare dietro a chiunque, nemici inclusi!
Ora sono babbo e racconto spesso questa storia ai miei figli, senza vergogna: noi adulti (genitori, insegnanti, educatori, ecc.) NON siamo PERFETTI, ma possiamo e dobbiamo far riflettere i nostri figli, alunni, ecc. sulle cose (sbagliate) che fanno.
TU che ne pensi?
Hai una storia da raccontare?