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Giornata Mondiale del Sonno 2017: 10 consigli per dormire bene (per il corpo e per la mente)

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Oggi venerdì 17 marzo 2017 si celebra il World Sleep Day cioè la Giornata Mondiale del Sonno.

È l’ultimo venerdì prima dell’equinozio di primavera: ci sentiamo tutti più stanchi, abbiamo voglia di riposare e di dormire, complice l’arrivo della bella stagione e dell’ora legale.

Dài, non sbadigliare, perché siamo al weekend e (se non lavori il sabato o la domenica) potrai dormire qualche ora in più!

Istituita dalla World Sleep Society – fondata dall’Associazione Mondiale di Medicina del Sonno – questa giornata ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione mondiale circa l’importanza del sonno e di far conoscere come combattere i suoi disturbi più o meno comuni.

Infatti durante la primavera il problema dell’insonnia si acuisce, proprio quando le temperature cambiano e il sonno si fa più agitato.

Il tema della 10^ edizione della Giornata Mondiale del Sonno è l’impatto che la qualità del sonno può avere sul benessere di ognuno di noi: dormire bene è infatti fondamentale per avere una buona qualità della vita.

L’insonnia rappresenta un problema sociale ed individuale.

Si identifica in un sonno percepito come insoddisfacente a causa di difficoltà all’addormentamento, numerosi risvegli, sonno frammentato e superficiale, risveglio mattutino precoce.

Per quanto riguarda gli adulti negli ultimi 50 anni c’è stata una drastica riduzione del sonno di circa 2 ore ed è aumentato il numero delle persone affette da insonnia.

Secondo recenti studi circa il 40% della popolazione mondiale non dorme bene: il dato sale al 60% per quanto riguarda le persone anziane.

In Italia ben 12 milioni di persone soffrono di disturbi del sonno, mentre 4 milioni sono affetti da insonnia cronica.

Gli esperti spiegano che le conseguenze sono davvero catastrofiche: deficit di memoria e concentrazione, stanchezza generale e disturbi dell’umore.

Nei casi più gravi si arriva anche a diabete, depressione, ipercolesterolemia, obesità, ma anche infarto e ictus (secondo uno studio le persone che dormono meno di sei ore a notte hanno un rischio maggiore per queste patologie).

Le cause dell’insonnia sono molteplici.

Negli anziani in particolare sono maggiormente presenti patologie respiratorie (Apnee notturne), cardiovascolari (ipertensione, angina), gastroenteriche, neurologiche (M. di parkinson, M. di Alzheimer), urinarie (incontinenza, ipertrofia della prostata), endocrine e reumatologiche (artrite).

Inoltre – come è noto – anche diversi farmaci possono alterare il ritmo sonno-veglia.

Cosa fare dunque?

Ecco 10 regole per un buon sonno (senza ricorrere ai farmaci):

1. Non assumere caffè o sostanze contenenti caffeina alla sera, evitare di fumare prima di coricarsi; la sera non mangiare troppo e moderare il consumo di alcool perché può causare frammentazione del sonno;

2. Stabilire l’ora della cena in modo che sia almeno 3 ore prima dell’ora di andare a letto;

3. Andare a dormire e risvegliarsi sempre alla stessa ora, anche nei periodi di vacanza e nei fine settimana; evitare i sonnellini pomeridiani;

4. Sviluppare e mantenere un rituale serale prima di andare a dormire (bagno caldo oppure leggere qualche pagina di un libro oppure bere una tisana o del latte), creando così condizionamenti positivi;

5. Evitare di avere troppo caldo o troppo freddo nella stanza o comunque nel letto; fare in modo che la camera da letto sia silenziosa e tranquilla per tutta la notte;

6. Usare la stanza da letto ed il letto solo per dormire (non per guardare la TV, mangiare, leggere, riposarsi, pensare, scrivere, ecc.); comunque non dormire mai davanti alla TV;

7. Evitare di pensare a ciò che si farà il giorno successivo o ripensare troppo a lungo a ciò che è successo nel corso del giorno; lasciare che la mente divaghi tra luoghi o scenari liberi, casuali e immaginari, fuori dal quotidiano;

8. Evitare di utilizzare farmaci che possono provocare insonnia e di soggiornare in ambienti poco illuminati durante il giorno;

9. Se non c’è addormentamento, evitare di rigirarsi a lungo nel letto, ma alzarsi e andare in un’altra stanza;

10. E infine pensare al letto come al posto più comodo al mondo!

Sei d’accordo? Hai altri suggerimenti? Dicci la tua opinione!

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